L’Elisoccorso in Coppa del mondo con mezzi e strumenti all’avanguardia
Se Bormio ha regalato simbolicamente la fascia di sindaco all’altoatesino Dominik Paris per la doppietta in discesa libera, negli occhi dei telespettatori rimarranno non soltanto le immagini delle curve “pennellate” da Domme sul ghiaccio della pista Stelvio, ma anche quelle dell’elisoccorso del Friuli Venezia Giulia.
L’elicottero giallo dell’Elifriulia si è infatti levato in volo anche ieri per soccorrere l’austriaco Christopher Neumayer, atterrato con la schiena sulla neve a oltre cento chilometri orari per un errore a metà discesa del superG della combinata. Attimi di paura visto che il promettente sciatore non si è rialzato dopo essere rimasto impantanato nelle reti in seguito dell’impatto violentissimo con il terreno ghiacciato: Neumayer, che scendeva con il pettorale numero 35, era alla caccia di Kilde e dello stesso Paris (primo e secondo al termine della prova): in una curva verso destra gli si è girato in maniera innaturale il ginocchio sinistro facendolo di fatto “impennare” e atterrare brutalmente di schiena.
Per fortuna l’urto è stato attutito dall’apertura dell’airbag in dote ormai a quasi tutti gli sciatori professionisti.Dunque, gara interrotta e subito è scattato il lavoro dei soccorritori con l’elicottero friulano protagonista delle immagini per il recupero in pista. La Coppa del Mondo di sci in Lombardia ha individuato i mezzi più qualificati e tra questi c’erano anche quelli della nostra regione.
Non sono di proprietà delle aziende sanitarie perché esiste un contratto con la società degli elicotteri, nel nostro caso Elifriulia che ha garantito privatamente la prestazione con il mezzo e il pilota. Ma sono mezzi “nostri”, organizzati, strutturati e composti sulla base dell’esperienza dei professionisti del Friuli Venezia Giulia che negli anni ha acquisito una importante competenza che ha contribuito a creare strutture come l’Elisoccorso, che per l’équipe sull’elicottero e le tecnologie investite nelle strutture fornisce un vero e proprio “ospedale volante”.
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