Affidata a Elifriulia la sorveglianza dell’oleodotto gestito dalla Siot e Shell
L’Oleodotto Transalpino (TAL) è lungo 753 km e attraversa Italia, Austria a Germania, collegando il Porto di Trieste con i Land tedeschi della Baviera e del Baden-Württenberg.
Viene gestito da 2 sale controllo, una italiana e una tedesca, che si suddividono gli impianti di relativa competenza in modo tale che le raffinerie ricevano nelle tempistiche programmate la qualità ed il quantitativo di greggio richiesto.
Questo è possibile solo grazie ad un’accurata pianificazione operativa che consente di lavorare in sicurezza, garantendo la massima affidabilità ed efficienza del sistema di approvvigionamento.
Tra le attività che permettono il raggiungimento di tali elevati standard di efficienza c’è il “Servizio di sorveglianza ed ispezione con elicottero dell’oleodotto SIOT TRATTO ITALIANO e dell’oleodotto SHELL ITALIA-TRIESTE-VISCO”, recentemente affidato da S.I.O.T. Società Italiana per l’Oleodotto Transalpino e Shell Italia all’azienda elicotteristica goriziana Elifriulia.
Elifriulia si è aggiudicata l’appalto per la migliore offerta prodotta, disponendo altresì dell’adeguata organizzazione di personale e mezzi richiesta e per essere in possesso dei permessi e concessioni delle autorità competenti per eseguire il lavoro aereo in aree interessate da oleodotti, compresi atterraggio e decollo da qualsiasi punto del tracciato.
Un approfondito controllo di qualità è stato inoltre recentemente verificato dagli ispettori di sicurezza Shell, che hanno riconosciuto il very high standard quality level del processo manutentivo svolto da Adria Air Service, azienda consociata del gruppo e preposta alla completa gestione tecnica della flotta Elifriulia.
Il servizio consiste nella sorveglianza ed ispezione aerea settimanale a mezzo di elicottero di tipo Airbus EC135 del tratto italiano dell’oleodotto, tutto su territorio regionale, lungo 145 km: partendo dal deposito costiero di San Dorligo della Valle, compie un largo giro attorno a Trieste e prosegue lungo l’altipiano Carsico parallelamente al confine con la Slovenia prima di raggiungere la provincia di Gorizia.
Passa ad est di Monfalcone, attraversa il fiume Isonzo con un passaggio aereo su piloni e poi continua il suo percorso verso nord vicino ai Comuni di Manzano, Remanzacco e Tricesimo, in provincia di Udine. In prossimità di Osoppo attraversa il fiume Tagliamento, costeggia l’autostrada, dirigendosi verso il lago di Cavazzo per poi riattraversare il fiume una seconda volta. Supera la città di Tolmezzo per scendere nella valle del torrente But.
Dopo averlo attraversato una decina di volte, passando a ovest di Paluzza e di Timau, imbocca la galleria di 7 chilometri del Monte Croce Carnico per valicare il confine con l’Austria.
Il compito dell’osservatore è quello di sorvegliare ed ispezionare i tracciati e i dintorni dell’oleodotto in modo tale da garantire la sicurezza di tutto il percorso.